• Bio

    Mi chiamo Cristina. Danzo e insegno Danza Contemporanea, Yoga e Pilates da più di vent’anni. Per descrivermi potrei usare queste tre parole: appassionata, curiosa, empatica.

    La passione  mi ha portata a scegliere una professione che unisce ciò che più mi piace fare: il movimento in tutte le sue forme, la filosofia e l’arte.

    La curiosità mi permette di non essere mai sazia e di fare dello studio e della ricerca il mio metodo.

    E l’ empatia mi mette in contatto con le persone e, attraverso l’incontro con loro, mi porta ad evolvermi.

    Lo Yoga è la pratica quotidiana che mi allena a ‘ricevere’. La danza è la mia arte, la mia espressione. E la poesia, come un grande cerchio, unisce tutto e lo illumina.

  • La mia storia

    Ho iniziato da bambina sognando il palcoscenico e il mio sogno mi ha portata all’Atelier di Teatro Danza della Scuola d’Arte Drammatica ‘Paolo Grassi’ di Milano dove mi sono diplomata a vent’anni.
    Ho lavorato con diverse compagnie di danza contemporanea italiane e in prestigiosi teatri tra cui il Teatro La Scala di Milano e l’Olimpico di Vicenza e nel frattempo ho portato avanti un’altra mia grande passione, la filosofia.
    Mi sono laureata in Filosofia Estetica all’Università Statale con una tesi sul poeta tedesco Holderlin.
    Ho cominciato ad insegnare danza ed immediatamente ho sentito come una missione, una necessità che mi portava verso le persone e che mi permetteva di conoscere meglio me stessa attraverso lo sguardo degli studenti.
    Ho iniziato anche a praticare ed insegnare Pilates e contemporaneamente portavo avanti le mie performance appassionandomi sempre di più alla costruzione coreografica e all’improvvisazione.
    Ho lavorato per la televisione e per il teatro e ho continuato a studiare (danza, canto, recitazione).
    Ho avuto anche momenti difficili, perdite, smarrimenti e momenti di grande gioia, tra cui la nascita dei miei due figli. E a questo punto è arrivato lo Yoga sorprendendomi con la sua saggezza millenaria. Meditazione, respiro, spiritualità, poesia, corpo, musica sono ora inestricabilmente uniti nella mia pratica e nella mia vita.

  • Filosofia

    Il mio interesse per il movimento si basa sul tentativo di unire il visibile all’invisibile, ciò che è nascosto a ciò che è rivelato, in una costante danza che fa del disequilibrio, della caduta, l’incipit del gesto poetico. Cadendo si impara: la release technique fa nascere la danza proprio dal rilascio del peso, dirige nello spazio il supporto della terra, la gravità.
    La pratica dell’Hatha Yoga insegna a fiorire da dentro, proprio come un bocciolo ha bisogno del suo tempo per aprirsi, esclusivamente dal proprio centro.
    Insegnare per me è ‘trasmettere’ senza forzare, rispettando il tempo dello studente e aiutandolo piuttosto ad avere ‘nostalgia della luce’ per far crescere la sua voglia di aprirsi .
    Mi interessa la ‘misura’, sia nell’insegnamento che nella performance, il QB (quanto basta) delle ricette, il sapore equilibrato. ‘Flavor’ è un termine che ho imparato dalla danza Hip Hop e che tengo sempre con me: il gusto, il desiderio, il piacere sono elementi che non sono mai assenti nel mio lavoro, insieme all’impegno per imparare a ‘ricevere’ più che a ‘prendere’.
    Una delle frasi che maggiormente mi hanno ispirata è questa di Calvino: “Prendete la vita con leggerezza, chè leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore…la leggerezza per me si associa con la precisione e la determinazione e non con la vaghezza e l’abbandono al caso”.  
    Amo la concreta magia del movimento ed interpreto sia le asana, sia la danza, come ‘atti poetici’ che allineano il corpo in modo che l’universale si riveli.

  • “Bisogna avere il caos dentro di sé per partorire una stella danzante”

    F. Nietszche

Chi sono

BIO

Mi chiamo Cristina. Danzo e insegno Danza Contemporanea, Yoga e Pilates da più di vent’anni. Per descrivermi potrei usare queste tre parole: appassionata, curiosa, empatica.

La passione  mi ha portata a scegliere una professione che unisce ciò che più mi piace fare: il movimento in tutte le sue forme, la filosofia e l’arte.

La curiosità mi permette di non essere mai sazia e di fare dello studio e della ricerca il mio metodo.

E l’empatia mi mette in contatto con le persone e, attraverso l’incontro con loro, mi porta ad di evolvermi.

Lo Yoga è la pratica quotidiana che mi allena a ‘ricevere’. La danza è la mia arte, la mia espressione. E la poesia, come un grande cerchio, unisce tutto e lo illumina.

La mia storia

Ho iniziato da bambina sognando il palcoscenico e il mio sogno mi ha portata all’Atelier di Teatro Danza della Scuola d’Arte Drammatica ‘Paolo Grassi’ di Milano dove mi sono diplomata a vent’anni.

Ho lavorato con diverse compagnie di danza contemporanea italiane e in prestigiosi teatri tra cui il Teatro La Scala di Milano e l’Olimpico di Vicenza e nel frattempo ho portato avanti un’altra mia grande passione, la filosofia.

Mi sono laureata in Filosofia Estetica all’Università Statale con una tesi sul poeta tedesco Holderlin.

Ho cominciato ad insegnare danza ed immediatamente ho sentito come una missione, una necessità che mi portava verso le persone e che mi permetteva di conoscere meglio me stessa attraverso lo sguardo degli studenti.

Ho iniziato anche a praticare ed insegnare Pilates e contemporaneamente portavo avanti le mie performance appassionandomi sempre di più alla costruzione coreografica e all’improvvisazione.

Ho lavorato per la televisione e per il teatro e ho continuato a studiare (danza, canto, recitazione).

Ho avuto anche momenti difficili, perdite, smarrimenti e momenti di grande gioia, tra cui la nascita dei miei due figli. E a questo punto è arrivato lo Yoga sorprendendomi con la sua saggezza millenaria. Meditazione, respiro, spiritualità, poesia, corpo, musica sono ora inestricabilmente uniti nella mia pratica e nella mia vita.

Filosofia

Il mio interesse per il movimento si basa sul tentativo di unire il visibile all’invisibile, ciò che è nascosto a ciò che è rivelato, in una costante danza che fa del disequilibrio, della caduta, l’incipit del gesto poetico. Cadendo si impara: la release technique fa nascere la danza proprio dal rilascio del peso, dirige nello spazio il supporto della terra, la gravità.

La pratica dell’Hatha Yoga insegna a fiorire da dentro, proprio come un bocciolo ha bisogno del suo tempo per aprirsi, esclusivamente dal proprio centro.

Insegnare per me è ‘trasmettere’ senza forzare, rispettando il tempo dello studente e aiutandolo piuttosto ad avere ‘nostalgia della luce’ per far crescere la sua voglia di aprirsi .

Mi interessa la ‘misura’, sia nell’insegnamento che nella performance, il QB (quanto basta) delle ricette, il sapore equilibrato. ‘Flavor’ è un termine che ho imparato dalla danza Hip Hop e che tengo sempre con me: il gusto, il desiderio, il piacere sono elementi che non sono mai assenti nel mio lavoro, insieme all’impegno per imparare a ‘ricevere’ più che a ‘prendere’.

Una delle frasi che maggiormente mi hanno ispirata è questa di Calvino: “Prendete la vita con leggerezza, chè leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore…la leggerezza per me si associa con la precisione e la determinazione e non con la vaghezza e l’abbandono al caso”.  

Amo la concreta magia del movimento ed interpreto sia le asana, sia la danza, come ‘atti poetici’ che allineano il corpo in modo che l’universale si riveli.

Cristina Bucci

Credits

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