RIDENDO E PIANGENDO

Friedrich Nietzsche

Dobbiamo, di tanto in tanto, riposarci dal peso di noi stessi, volgendo lo sguardo là in basso su di noi, ridendo e piangendo su di noi da una distanza di artisti: dobbiamo scoprire l’eroe e anche il giullare che si cela nella nostra passione per la conoscenza, dobbiamo, qualche volta, rallegrarci della nostra follia per poter restare contenti della nostra saggezza! E proprio perché siamo gravi e seri e piuttosto dei pesi che degli uomini, non c’è nulla che ci faccia tanto bene quanto il ‘berretto a sonagli’: ne abbiamo bisogno difronte a noi stessi – ogni arte tracotante, librata in aria, danzante, irridente, fanciullesca e beata ci è necessaria per non perdere questa libertà al di sopra delle cose che il nostro ideale esige da noi.

Cristina Bucci

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